Gli sci di Primo Levi

Abstract Partendo dalla breve esperienza in montagna come partigiano, si seguirà la vicenda di Primo Levi, nelle sue varie fasi: dall’arresto, al trasferimento a Fossoli e alla deportazione ad Auschwitz. Il pretesto della testimonianza di un partigiano valdostano, che grazie agli sci abbandonati da Levi riesce a raggiungere il confine svizzero e mettersi in salvo, viene utilizzato come partenza per l’approfondimento sui luoghi della memoria storica dalla Resistenza fino ai campi di concentramento. Ecco come in  una semplice storia individuale, narrata da un testimone, si inserisce la “grande storia” rendendola ancora più viva e comprensibile. Oggetto del laboratorio A partire dalla testimonianza di un ex partigiano che ha assistito all’arresto di Primo Levi, si ricostruirà il viaggio attraverso le tappe della deportazione, dal campo di transito di Fossoli,  fino all’arrivo al lager di Auschwitz. Si prenderanno in esame tre tipi di fonti: 1.estratti dalla video-intervista, tratti dal documentario “Gli sci di Primo Levi” ( a cura di Bruna Bertani, per RAI5)     2.proclami della Repubblica Sociale Italiana, che applicano anche sul territorio italiano le leggi razziali tedesche, con il conseguente arresto e  deportazione degli ebrei italiani. 3.video intervista ad una  testimone, ex partigiana ebrea, Luciana Nissim, deportata al campo di Fossoli e successivamente ad Auschwitz, insieme a Primo Levi 4.materiale fotografico tratto dall’Album Auschwitz, con le immagini scattate dai nazisti nel maggio del ’44, che testimoniano la fase dell’arrivo dei...

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