E-Story: parte in Emilia-Romagna il progetto europeo sull’insegnamento della storia europea

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L’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna, collabora con l’Assemblea Legislativa da anni sui temi del rapporto tra storia, memoria e cittadinanza, attraverso vari progetti comuni.

Uno di questi, il programma poliennale “Europa e Media: le rappresentazioni della storia”, finanziato dall’Assemblea Legislativa e coordinato dall’Istituto Parri, dal Centro Europe Direct dell’Emilia-Romagna e dall’Area Documentazione dell’Assemblea Legislativa, ha rappresentato un percorso importante nello studio e nella ricostruzioni delle rappresentazioni della storia e nei comportamenti dei cittadini europei rispetto alla propria identità nazionale, coinvolgendo studiosi e ricercatori di 14 paesi dell’Unione Europea, che hanno prodotto molto materiale e pubblicazioni al riguardo. I Rapporti di ricerca sono stati pubblicati sulla collana del Centro Europe Direct Emilia-Romagna “Il filo d’Europa

E’ da questo decennio di lavoro comune che nasce la progettualità che ci ha portato a proporre all’Unione Europea, il progetto E-Story – MEDIA AND HISTORY. From Cinema to the Web. Studying, representing and teaching European History in the digital era.

Il Progetto è stato presentato sul programma ERASMUS plus azione KA2 – Strategic Partnerships for school education.

Il progetto, vinto con 97 punti su 100, e finanziato con 448mila euro in 3 anni, è stato proposto e costruito dall’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri e si avvale di altri 8 partners, tra Università e Associazioni di Gran Bretagna (Lincoln University) Polonia (Instytut Filozofii i Socjologii Polskiej Akademii Nauk) , Spagna (Universidad Internacional de La Rioja), Ungheria (Kosztolanyi Dezso Kavehaz Kulturalis Alapitvany), Slovenia (Pedagoski Institut), Olanda (Euroclio), e Italia (Ervet e Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna).

L’attività del progetto si snoderà sostanzialmente in tre ambiti:

creazione di un osservatorio sulle rappresentazioni della storia europea in televisione, sulla storia digitale e sulle interazioni tra storia e modelli di rappresentazione sui social network, su Wikipedia e sui siti storici. All’interno dell’osservatorio confluiranno i dati delle precedenti ricerche sul tema, prodotte dall’Istituto Parri e dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, e una sezione dedicata a risorse digitali utilizzabili da insegnanti di Storia.

-realizzazione di pacchetti formativi audiovisivi e digitali per la formazione di docenti e studenti, fruibili anche on line e che saranno sperimentati in classi pilota nei sette paesi europei coinvolti.

-corsi di formazione e meeting formativi itineranti per insegnanti europei, 

-proposte per la realizzazione di percorsi didattici di “storia Europea” 

Il 24 novembre scorso si è svolto il KOM del progetto, a Bologna, e nei tre giorni d’incontro, i partners hanno affrontato alcune questioni preliminari ma fondamentali per il lavoro: innanzi tutto qual è la situazione in ciascun paese nei programmi e nei curricula di storia nella scuola secondaria, e subito, si è notato come ciascuna nazione ha programmi molto diversi, allo stesso tempo la definizione stessa di “scuola secondaria” non è univoca, in quanto le età dei ragazzi che la frequentano non sono le stesse in ciascun paese. Dunque la prima difficoltà, nel cercare fili comuni “europei” è emersa. Esiste anche il problema dei libri di testo. Le politiche editoriali sono diversissime nei vari paesi: ad esempio in Spagna i manuali di storia vengono controllati dalle autorità locali, mentre in altri, come in Italia, le indicazioni vengono dal Ministero. In Ungheria esiste un solo manuale di storia.

Un’altra grande differenza tra paesi è il livello di abilità e competenze nella media literacy e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione degli insegnanti, nonché il livello di digitalizzazione degli istituti scolastici.

Dall’incontro sono comunque emerse alcune proposte iniziali per trovare fili comuni che possano ricondurre ad una storia europea, e in particolare, sono state proposte alcune parole chiave: movimenti di popolazione, inclusione ed esclusione, conflitti, urbanizzazione e trasformazione del territorio.

Il secondo meeting internazionale si terrà dall’8 al 10 febbraio 2016, sempre in Emilia-Romagna, con l’intenzione di iniziare a coinvolgere direttamente nel progetto gli stessi insegnanti.