Abstract. L’idea è di sollevare curiosità storiche e rispondere ad esse con una ricerca e un adeguato studio delle fonti, a partire da un evento solo apparentemente periferico. A partire dall’attentato del 14 ottobre 2017 al mercato di Mogadiscio, in cui hanno perso la vita quasi trecento persone, scarsamente considerato dai media italiani e occidentali in genere, ripercorreremo la storia della Somalia durante la colonizzazione italiana e la confronteremo con le caratteristiche geopolitiche e culturali del paese così come si presenta oggi.

Oggetto del laboratorio.  Le implicazioni fra l’Italia e la Somalia, un paese che per la maggior parte delle persone che vivono nel nostro paese è un’entità poco più che astratta, saranno approfondite attraverso uno studio della colonizzazione italiana della Somalia, fatto utilizzando una serie di fonti iconografiche e scritte, per giungere fino ai giorni nostri e concludersi con una riflessione sull’articolo di Igiaba Scego, scrittrice italo-somala, che è stato pubblicato subito dopo l’attentato del 14 ottobre 2017. In classe si leggerà, inoltre, il romanzo di Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura, con la storia di Samia Yusif Omar (1991-2012), atleta somala morta in un naufragio nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa, romanzo che l’autore ha scritto grazie alla dettagliatissima testimonianza di Hodan, sorella della protagonista.

Classi coinvolte: una terza media

Durata: 4-5 ore per la prima parte (Somalia coloniale) + 4-5 ore per la seconda (Somalia contemporanea), esclusa la lettura del romanzo Non dirmi che hai paura, che occuperà un’ora alla settimana per tutto il secondo quadrimestre.

Finalità

Sviluppare curiosità per la storia attraverso fatti d’attualità e avviarsi a una riflessione critica sul presente dotandola di spessore storico.

Prerequisiti

  • conoscenza del concetto d’imperialismo;
  • conoscenza di base delle politiche coloniali durante il Ventennio fascista;
  • conoscenze geografiche di base sul continente africano, con particolare attenzione all’area del Corno d’Africa;
  • abilità di base nell’analisi delle fonti storiche (iconografiche e scritte).

Obiettivi: Saper…

  • decodificare, analizzare e distinguere diverse tipologie di fonte e di testi;
  • ricavare informazioni da diverse tipologie di fonti;
  • individuare elementi comuni e parole chiave;
  • comporre dati e informazioni, attraverso chiavi di lettura temporali, spaziali
  • ricostruire linee del tempo, anche a partire da un’impostazione “a ritroso”;
  • problematizzare le notizie d’attualità, cercando di dare loro spessore storico-culturale;
  • sviluppare empatia nei confronti di realtà solo apparentemente distanti;
  • porsi in maniera critica e interrogativa rispetto all’attualità.

Le attività del laboratorio utilizzeranno…

… per l’epoca coloniale:

  • Fonti iconografiche: dall’archivio digitale “Memorie coloniali”, dell’associazione modenese MOXA, che raccoglie una serie di fondi documentali con immagini relative alle ex colonie italiane. Per la Somalia, si possono consultare il fondo Giacomo Brunelli (immagini scattate tra ultimi anni dell’Ottocento e primi del Novecento), il fondo Rino Zavatti (1936-’39), il fondo Cosimo Magrì (1936 -’46) e, per qualche rara immagine somale, il fondo Florenzo Vannucci.
  • Fonti scritte: brani tratti da due testi d’impostazione antropologica di Giuseppe Caniglia, pubblicati uno prima dell’avvento del regime fascista e uno durante il Ventennio. Si tratta dell’articolo Note storiche sulla città di Mogadiscio, del 1917, e del libro Genti di Somalia, del 1935, pubblicato dal dal Ministero delle Colonie. Entrambi sono stati scansionati integralmente e disponibili in rete. L’articolo cerca di tracciare le origini della città di Mogadiscio, ripercorrendo le notizie storiche e riportando leggende e narrazioni tradizionali sulla sua genesi. Il secondo presenta le diverse popolazioni somale, descrivendone la storia, la conformazione etnico-sociale, i caratteri essenziali e le loro origini e discendenze.

 

… per l’epoca contemporanea:

  • Fonti iconografiche, sonore e video: disponibili nell’archivio digitale del Centro Studi Somali dell’università Roma3
  • Il romanzo di Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura
  • L’articolo L’undici settembre della Somalia, di Adama Munu, uscito sul sito d’informazione sul mondo arabo Al Arabi al Jadid, con sede nel Regno Unito, tradotto da “Internazionale”, scritto subito dopo l’attentato del 14 ottobre scorso.
  • L’articolo della scrittrice italo-somala Igiaba Scego, Storia personale della guerra in Somalia, anch’esso uscito su “Internazionale” nei giorni immediatamente successivi all’attentato, che ripercorre i 26 anni della guerra somala, ricollegandosi quindi allo sfondo storico in cui si svolge la vicenda di Samia, raccontata nel romanzo di Catozzella, ma da una postazione particolarmente ravvicinata alla sensibilità degli alunni, perché Igiaba è nata in Italia da genitori profughi politici, fuggiti dalla dittatura di Siad Barre (1969-1991).

Metodologia e articolazione dell’attività

Laboratorio