Abstract

 

Le tracce della celebrazione del ricordo dei caduti del primo conflitto mondiale sono ben visibili ancora oggi, p.es. nei monumenti, nella toponomastica urbana o nelle targhe commemorative. Dietro tutti questi nomi vi sono però le storie di coloro che vissero in quegli anni e morirono durante la Grande guerra. Sulla scorta delle numerose ricerche e iniziative promosse in occasione del centenario di questo evento, il laboratorio di storia digitale di seguito illustrato vuole realizzare un percorso di ricerca e interpretazione di fonti storiche, che vada oltre la superficie marmorea di una targa commemorativa conservata presso il Collegio San Carlo di Modena. Destinatari e attori di tale laboratorio sarà una classe quindi di una scuola secondaria di secondo grado.

 

INTRODUZIONE

 

Nella cornice degli studi e delle iniziative in occasione del centenario della prima guerra mondiale, il tema del ricordo dei caduti ha un notevole spazio (cfr. bibliografia), oltre a godere di una vasta visibilità, se non altro per la presenza di monumenti dedicati ai caduti pressoché in ogni centro abitato dei paesi ex belligeranti.

Al termine del primo conflitto mondiale, il Liceo Ginnasio San Carlo di Modena volle onorare i propri studenti o ex studenti caduti collocando una lapide commemorativa. Si procedette quindi alla raccolta dei nominativi dei caduti e di materiale a essi relativo. L’Archivio storico del Collegio San Carlo conserva documenti relativi a queste operazioni: corrispondenza coi parenti dei soldati morti in guerra, bilanci, rassegna stampa, opuscoli funebri e commemorativi. Di ogni studente-convittore è presente inoltre un fascicolo personale (numero di matricola, patronimico, matronimico, residenza, data di nascita e data di ingresso in Collegio). Integrando questa documentazione con altre informazioni presenti nell’archivio del Liceo Ginnasio e in una selezione di testi contemporanei, è possibile ricostruire le vite dei convittori caduti e, attraverso il confronto tra le loro vicende (provenienza, età, grado, luogo di morte, ecc.), vedere se tra essi prevalgano le differenze o i punti in comune, cercado così di elaborare una sorta di “identikit” dello studente del Liceo San Carlo.

L’indagine sul lutto e sulla memoria dei caduti svela inoltre questioni interessanti per una storia culturale del dopoguerra, mostrando soprendenti convergenze tra le esperienze della perdita e della ricerca di senso in tutti i paesi belligeranti (cfr. Jay Winter).

Il Liceo S. Carlo di Modena. Da una lapide, la storia dei giovani caduti.

 

Oggetto del laboratorio

Il laboratorio prende il via da materiale di vario tipo:

  • una lapide che ricorda gli ex studenti del Liceo Ginnasio San Carlo caduti durante la Grande guerra;
  • un faldone dell’Archivio storico del Collegio San Carlo di Modena intitolato “Alunni caduti nella 1^ guerra mondiale (1915-1921)”;
  • una bibliografia minima sul tema dell’elaborazione del lutto nell’immediato dopoguerra e sui monumeti ai caduti.

 

Finalità del laboratorio

Il laboratorio ha come fine la realizzazione di uno strumento con cui ripercorrere le vicende personali degli studenti del Liceo San Carlo caduti durante il primo conflitto mondiale e, d’altra parte, con quale riuscire a leggere il contesto storico dal quale provengono i documenti.

 

Durata e destinatari

Un anno scolastico, vista la mole di lavoro da svolgere prima di poter caricare tutto sulla piattaforma E-Story.

Il laboratorio è pensato per una classe quarta di una scuola secondaria di 2° grado, possibilmente – ma non necessariamente – del Liceo San Carlo. Iniziando le attività nel gennaio del quarto anno, si potrerebbe a termine il laboratorio nel primi mesi del quinto anno, in modo da non gravare eccessivamente sulla preparazione dell’esame di stato.

 

Prerequisiti

Si auspica:

  1. conoscenza base del contesto storico della Grande guerra;
  2. capacità minima di utilizzare pacchetto Office (Word ed Excel soprattutto);
  3. dimestichezza nell’utilizzo di portali per la ricerca bibliografica (p.es. BiblioMo);
  4. capacità di lavoro in équipe.

 

Obiettivi

Il primo obiettivo del laboratorio è l’acquisizione di capacità di lettura di materiali di diverso tipo (iconografico, documentale, giornalistico e saggistico), così da fornire agli alunni modalità e strumenti con i quali approcciarsi criticamente alle fonti e ai “fatti” storici. Contemporaneamente, la resa digitale del laboratorio incentiva l’utilizzo di tool impiegabili anche in altri contesti (Google Maps, Office Excel, H5P, YouTube, ecc.).

 

Metodologia e articolazione attività

 

Primi sei mesi

  • Presentazione tema e presentazione materiale;
  • presentazione E-Workshop, primo utilizzo della piattaforma;
  • ricerca e digitalizzazione;
  • ricerca bibliografica

 

Ultimi sei mesi

  • caricamento materiale su piattaforma;
  • elaborazione di un discorso storico sul tema memoria del dopoguerra;
  • presentazione, discussione e possibilità implementazione.

 


 

LABORATORIO

“Cari amici di un tempo non lontano”: gli studenti del Collegio San Carlo caduti durante la Grande guerra

I cari amici di un tempo non lontano, non immaginavano forse quale morte gloriosa avrebbero incontrata, né pensavano che il loro nome sarebbe stato oggi scolpito nel marmo, ma più che nel marmo, nella parte migliore e più pura de’ nostri cuori. Essi partirono, lasciarono le aule scolastiche e serenamente, quasi giocondamente, dettero alla Patria tutti sè stessi, la loro nobile anima e la loro forte e fiorente giovinezza.

Mario Melloni, alunno Liceo Ginnasio San Carlo.

In Tributo d’onore, Società tipografica modenese, Modena 1919.

 

Lapide commemorativa degli ex studenti del Collegio San Carlo caduti nella Grande guerra

Lapide commemorativa degli ex studenti caduti nella prima guerra mondiale, Collegio S. Carlo, Modena.

 

Come

 

La Grande guerra vista da Modena

Breve cornice storica sul primo conflitto mondiale.

 

Il Liceo Ginnasio San Carlo

Breve storia del Collegio, dalla fondazione fino agli anni che precedettero la grande guerra.

 

Alla ricerca di informazioni

Ecco un esempio di corrispondenza tra il Liceo e le famiglie dei caduti. Di che si tratta?

 

 

Timeline dei convittori

 

Geolocalizzazione

 

I convittori

 

Emilio Angelo Bozzi

Nome Emilio Angelo
Cognome Bozzi
Paternità Ermenegildo
Comune di nascita Corzano (BS)
Data di nascita 02/10/1893
Data di licenziamento dal liceo 1911
Data di morte 29/10/1915
Luogo di morte Campo: Zona Forcella Montozzo (BS)
Causa morte Ferite riportate in combattimento
Grado Sottotenete di artiglieria
Reparto 27 Reggimento Artiglieria da Campagna
Decorazioni Medaglia d’argento al V. M.
Materiali fascicolo Corrispondenza, fotografia, stralci giornali

 

Due foto dal fascicolo personale

 


 

BIBLIOGRAFIA 

  • Carlo Altini (a cura di), La Fondazione Collegio San Carlo a Modena, Franco Cosimo Panini, Modena 2017.
  • Istituto Statale d’Arte Adolfo Venturi, classe 5. A, L’arte della memoria: cinque ragazzi delle Belle Arti nella prima guerra mondiale / una ricerca scolastica della classe 5.A, a.s. 2007/2008 dell’Istituto Statale d’Arte A. Venturi di Modena coordinata da Enrico Ferri, Artistica Grafica, Modena 2008.
  • Fabrizio Dolci, Oliver Janz (a cura di), Non omnis moriar. Gli opuscoli di necrologio per i caduti italiani nella Grande Guerra, Edizioni di storia e letteratura, Roma 2003.
  • Oliver Janz, Lutz Klinkhammer (a cura di), La morte per la patria. La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica, Donzelli, Roma 2008.
  • Ministero della Guerra, Militari caduti nella guerra nazionale 1915-1918. Albo d’oro, Istituto poligrafico dello stato, Roma.
  • George L. Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, Laterza, Roma 2002.
  • Jay Winter, Il lutto e la memoria. La grande guerra nella storia culturale europea, il Mulino, Bologna 1998.